Generalmente quasi tutti gli inquinanti vengono rilevati da analizzatori in continuo mediante monitoraggio automatico; in alcuni casi (materiale particolato, benzo(a)pirene e metalli) si utilizzano tecniche di campionamento manuale e successiva determinazione in laboratorio dei parametri di interesse.
Le metodologie d’analisi e gli strumenti
Il D. Lgs. 155/2010, art. 2, definisce la valutazione della qualità dell’aria come: “l'utilizzo dei metodi previsti dal decreto per misurare, calcolare, prevedere o stimare i livelli di un inquinante nell'aria ambiente”. Il controllo della qualità dell’aria si effettua quindi attraverso l’integrazione di diverse tecniche di rilevazione e valutazione, quali:
le misure di concentrazione degli inquinanti gassosi e del particolato, unitamente a misure di deposizione e speciazione (glossario aria) chimica dell’aerosol, forniscono informazioni relative allo stato di alterazione delle condizioni ambientali;
l’elaborazione dei dati di qualità dell’aria, l’applicazione di algoritmi stocastici e deterministici permettono la costruzione della distribuzione territoriale dei livelli di concentrazione e deposizione e la valutazione del diverso contributo delle singole sorgenti emissive.